SEGNALI D’ALLARME
Una persona che sta pensando al suicidio, mette volontariamente o involontariamente in atto atteggiamenti che possono essere ritenuti dei veri e propri campanelli di allarme.
- Accresciuta instabilità di carattere; il sembrare abbattuti o tristi;
- Sentimenti di inutilità o di scoraggiamento;
- Una forma di distacco dagli amici, dalla famiglia e dalle normali attività
- Cambiamenti nel mangiare, nel dormire o nelle abitudini sessuali;
- Minacce specifiche al suicidio;
- Lettere, poesie o altri scritti che rivelano inquietudine e pensieri di morte;
- Noia persistente;
- Declino delle prestazioni a lavoro;
- Nei giovani, comportamento violento, ostile e ribelle, compresa la fuga da casa;
- Rottura di relazioni strette;
- Incremento dell’uso di sostanze e di alcool;
- Fallimento di una relazione amorosa;
- Insolita trascuratezza nell’aspetto esteriore;
- Difficoltà di concentrazione;
- Cambiamento radicale della personalità;
- Lamentele riguardo sintomi fisici, come mal di testa o affaticamento;
- Affermazioni del tipo “Non serve” o “Non importa più”;
- Cessione di beni particolari, mettere ordine nei propri affari.
ATTEGGIAMENTI DA TENERE CON CHI HA TENDENZE SUICIDE.
E’ opportuno seguire questi suggerimenti:
Incoraggiate l’individuo a parlare. Rivolgetegli delle domande che mostrano
partecipazione. Ascoltatelo attentamente. Fategli capire che prendete sul serio ciò
che lui prova e che vi occuperete veramente di lui.
Non criticate la persona per i sentimenti suicidi e non datele assicurazioni che si
sentirà meglio il mattino dopo o la settimana seguente. Se vi comporterete così
essa potrà allontanarsi da voi e tenere per se i suoi tetri pensieri ed i suoi progetti.
Non offrite consigli tristi e non elencate le ragioni per continuare a vivere. Gli
individui con tendenze suicide sono a volte così esauriti dalle loro sofferenze e dalle
loro emozioni che sono incapaci di apprezzare quanto c’ è di buono nella loro vita o di
concentrarsi sui sentimenti di chi li ama.
Non analizzate le motivazioni della persona e non tentate di metterla alla prova.
Dire agli individui che pensano al suicidio di proseguire nel loro progetto non li colpirà
al punto di costringerli alla razionalità e viceversa può spingerli a situazioni
estreme.
Suggerite soluzioni o alternative ai problemi. Fate dei progetti. Incoraggiate azioni
positive.
Non abbiate paura di chiedere direttamente se la persona che amata ha preso in
considerazione il suicidio. L’opportunità di parlare dei pensieri di suicidio può essere
un grande sollievo e, al contrario, di quanto si crede comunemente, non contribuirà a
radicare l’idea del suicidio nella mente della persona.
Se un vostro caro dichiara di aver pensato al suicidio, chiedetegli con gentilezza
come mai o perché. Se ha un progetto preciso, chiedetegli i dettagli. Se pensa di
prendere barbiturici, di quale genere o se li ha già comprati. Cercate di scoprire se ha
accesso ad un’arma da fuoco. Il grado di precisione del progetto fornisce la misura di
quanto grande sia il rischio che la persona metta in atto i suoi propositi suicidi.
Esprimete i vostri sentimenti. Dite se vi sentite spaventati o tristi.